TurismoVisit Italy, la piattaforma italiana che conquista BBC e CNN

Visit Italy, la piattaforma italiana che conquista BBC e CNN

Mentre il mondo si interroga sull’overtourism, una realtà italiana conquista le prime pagine internazionali. La storia di Visit Italy.

In un sistema mediatico dove l’Italia viene spesso ridotta a cartoline ripetute all’infinito, una realtà indipendente riesce a farsi spazio e lo fa nel modo più clamoroso: conquistando l’attenzione della BBC e della CNN, i due media più influenti al mondo.

È la storia di Visit Italy, la piattaforma culturale italiana più seguita all’estero. Non una semplice citazione tra le righe, ma un vero caso di studio. BBC e CNN le hanno dedicato spazio, analisi, riflessioni. Non per folklore o viralità, ma per visione. Perché Visit Italy sta davvero cambiando il modo in cui il mondo guarda l’Italia — e, più in profondità, il modo in cui concepiamo il turismo stesso.

Il momento in cui qualcosa si muove

Quando due colossi come BBC Travel e CNN Travel scelgono di raccontare la tua visione, è molto più di una rassegna stampa. È un segnale che qualcosa si sta muovendo. Che il cambiamento, da ipotesi, può diventare realtà.

Nel luglio 2025, BBC pubblica due articoli distinti che citano Visit Italy come esempio di approccio nuovo, coraggioso, alternativo. Nel primo, “Is it time to ditch the bucket list?”, si legge che il 70% dei turisti internazionali visita solo l’1% dell’Italia.

È qui che la campagna “99% of Italy”, lanciata da Visit Italy, viene definita un’azione concreta contro quella che Ruben Santopietro, CEO dell’azienda, chiama la Checklist Era.

“Il turismo ha perso profondità”, afferma. “Collezioniamo scatti invece di ricordi. I luoghi perdono autenticità, i viaggiatori perdono la possibilità di connessione. È tempo di cambiare non solo dove viaggiamo, ma come guardiamo i luoghi.

Nel secondo articolo della BBC, “An Insider’s Summer Guide to Italy”, la piattaforma viene nuovamente interpellata per raccontare un’Italia fuori dalle rotte classiche. La citazione che apre l’articolo è destinata a restare:

È la dichiarazione poetica ma precisa di un nuovo modo di pensare il viaggio. Lontano dalla performance, vicino all’essenza. “L’Italia non ti intrattiene”, continua Santopietro, “ti trasforma”.

La CNN e il turismo che soffoca

A rafforzare questo segnale è la CNN, che in agosto dedica un’inchiesta al fenomeno dell’overtourism in Europa: proteste a Barcellona, tensioni a Venezia, affitti inaccessibili a Napoli. Tra le voci ascoltate, quella di Visit Italy emerge con una lucidità strategica: il turismo non è nemico, ma la sua concentrazione lo rende insostenibile.

È una frase che sintetizza l’intero impianto teorico di Visit Italy: nessuna esperienza turistica può essere davvero positiva se non lo è anche per chi vive quel luogo ogni giorno.

Da simbolo a modello

Cosa significa tutto questo per l’Italia? Significa che finalmente una visione alternativa trova ascolto nei luoghi dove si orienta l’immaginario globale. Che una piattaforma culturale indipendente, nata fuori dai circuiti istituzionali, può diventare un riferimento credibile, ascoltato, replicabile.

E significa anche che non è più tempo di delegare il racconto del Paese al caso, alla tradizione o al marketing generico. Servono strategie. Servono visioni. Servono strutture capaci di unire contenuti, dati, comunità e cultura.

Visit Italy lo fa dal 2016, con coerenza, determinazione e un’idea chiara in testa: cambiare la percezione dell’Italia, dall’interno.
Che oggi siano la BBC e la CNN a raccontarlo è solo la conferma che questa traiettoria — costruita nel tempo, e non sul momento — sta rompendo sempre di più il rumore di fondo.

Redazione
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La redazione di Marketing Italia è composta da professionisti del turismo, del marketing e della comunicazione che ogni giorno analizzano tendenze, dati e strategie legate al settore. L’obiettivo è dare voce a esperti e territori, raccontando innovazioni, casi studio e visioni capaci di orientare il futuro del turismo e del marketing in Italia.