TurismoIl Turismo Sostenibile non basta: il Futuro è il Turismo Rigenerativo

Il Turismo Sostenibile non basta: il Futuro è il Turismo Rigenerativo

Scopri come le destinazioni italiane possono adottare il turismo rigenerativo, migliorando il territorio e coinvolgendo i turisti in progetti sostenibili.

di Ruben Santopietro

Negli ultimi anni, il concetto di turismo sostenibile ha preso piede in tutto il mondo, con l’obiettivo di ridurre l’impatto negativo delle attività turistiche su ambiente e comunità locali. Tuttavia, come CEO di Visit Italy, ho avuto modo di osservare da vicino come la sostenibilità, sebbene fondamentale, si limiti spesso a preservare le risorse esistenti. Il turismo rigenerativo, invece, rappresenta un’evoluzione più avanzata: non si tratta solo di proteggere, ma di migliorare attivamente gli ecosistemi e le comunità in cui il turismo si svolge. Questo approccio, già applicato con successo in diverse parti del mondo, punta a creare un impatto positivo e duraturo.

Turismo Sostenibile vs. Turismo Rigenerativo

Il turismo sostenibile si basa sull’idea di ridurre al minimo l’impatto negativo sulle destinazioni turistiche, il concetto di turismo rigenerativo invece va oltre: non solo ridurre l’impatto, ma riparare e migliorare ciò che è stato danneggiato. L’obiettivo è far sì che i visitatori non siano solo consumatori di risorse, ma attori che contribuiscono attivamente alla rigenerazione delle destinazioni che visitano.

Come Funziona il Turismo Rigenerativo: Esempi Pratici nel Mondo

Il turismo rigenerativo mira a coinvolgere i viaggiatori in progetti che migliorano attivamente le destinazioni, sia a livello ambientale che sociale. Ecco alcuni esempi concreti di come questo concetto venga applicato in varie parti del mondo:

1. Costa Rica: riforestazione

In Costa Rica, i turisti vengono coinvolti direttamente in progetti di riforestazione. In aree come la Osa Peninsula, vengono organizzate giornate dedicate alla piantumazione di alberi nelle foreste pluviali. Questo non solo aiuta a ripristinare gli ecosistemi locali, ma sensibilizza i visitatori sull’importanza della biodiversità e della conservazione ambientale. Attraverso questi programmi, i turisti possono contribuire attivamente al miglioramento dell’ambiente naturale.

2. Kenya: conservazione Fauna Selvatica

In Kenya, i turisti possono partecipare a progetti di conservazione della fauna, come quelli svolti nel Masai Mara. Qui, i visitatori possono aiutare a monitorare i movimenti degli animali e a supportare la protezione di specie in via di estinzione, come i rinoceronti e i leoni. Questo coinvolgimento diretto consente ai turisti di avere un impatto positivo sulla conservazione della biodiversità locale e di contribuire alla protezione a lungo termine degli habitat naturali.

3. Isole Fiji: ripristino Barriere Coralline

Nelle Fiji, i programmi di rigenerazione delle barriere coralline invitano i turisti a partecipare attivamente al ripristino degli ecosistemi marini. I visitatori possono aiutare a “piantare” coralli nelle barriere danneggiate, imparando al contempo l’importanza di questi ecosistemi per la salute del mare. Questo tipo di turismo educa i visitatori e contribuisce a migliorare la resilienza degli ecosistemi marini alle minacce come il cambiamento climatico.

4. Nuova Zelanda: agricoltura rigenerativa

In Nuova Zelanda, alcune comunità agricole offrono ai turisti la possibilità di partecipare a progetti di agricoltura rigenerativa, in cui si adottano pratiche che migliorano la salute del suolo e ripristinano la biodiversità. I visitatori possono partecipare alla semina e alla coltivazione, imparando tecniche sostenibili come la rotazione delle colture e l’uso di fertilizzanti naturali. Questo aiuta a ripristinare le terre degradate e a rigenerare gli ecosistemi locali.

5. Hawaii: protezione spiagge ed ecosistema marino

Nelle Hawaii, i turisti possono partecipare a programmi di protezione delle spiagge e dell’ecosistema marino, attraverso giornate di volontariato per la pulizia delle spiagge e la protezione delle tartarughe marine. Questi programmi non solo migliorano la qualità dell’ambiente marino, ma educano i visitatori sull’importanza della riduzione della plastica e della conservazione della biodiversità.

Perché il Turismo Rigenerativo è il Futuro

Il turismo rigenerativo non è solo un’evoluzione rispetto alla sostenibilità, ma una necessità per alcune destinazioni per affrontare le sfide ambientali e sociali del futuro. Mentre il turismo sostenibile si concentra sul “non fare danni”, il turismo rigenerativo mira a lasciare le destinazioni in uno stato migliore di come sono state trovate, creando benefici duraturi sia per l’ambiente che per le comunità locali.

Come Le Destinazioni Possono Abbracciare il Turismo Rigenerativo

Anche in Italia è possibile adottare questo approccio innovativo. Grazie al suo patrimonio naturale e culturale straordinario, l’Italia è nella posizione ideale per iniziare ad abbracciare il turismo rigenerativo, andando ove possibile, oltre il concetto di sostenibilità. Le destinazioni italiane possono implementare strategie concrete per valorizzare e migliorare il proprio territorio in maniera attiva e consapevole. Ecco in che modo:

  • Promuovere il Turismo Lento e Consapevole
    Per rendere il turismo rigenerativo una realtà, è necessario educare i visitatori all’importanza di un approccio consapevole e rispettoso del territorio. Il turismo lento, che invita i viaggiatori a vivere un’esperienza più profonda e autentica, è perfettamente in linea con la rigenerazione. Le destinazioni italiane possono creare percorsi culturali, enogastronomici e naturalistici che non solo offrono esperienze uniche, ma aiutano a preservare e rigenerare le risorse locali.
  • Coinvolgere Attivamente i Turisti
    Le destinazioni devono offrire ai visitatori la possibilità di partecipare a iniziative che migliorino attivamente l’ambiente e il tessuto sociale. Questo può includere la partecipazione a progetti di conservazione, riforestazione o tutela delle risorse naturali, come la pulizia di spiagge o la riqualificazione di sentieri naturalistici.
  • Collaborare con le Comunità Locali
    La chiave del turismo rigenerativo è il coinvolgimento delle comunità. I progetti turistici dovrebbero nascere dalle esigenze delle persone che vivono nel territorio, contribuendo al miglioramento delle economie locali e valorizzando le tradizioni culturali e artigianali. Promuovere l’artigianato locale o offrire esperienze turistiche autentiche crea benefici economici duraturi per la popolazione residente.
  • Adozione di Infrastrutture Rigenerative
    Le destinazioni italiane possono adottare infrastrutture che non solo minimizzano l’impatto ambientale, ma che contribuiscono attivamente alla rigenerazione del territorio. Questo può includere la costruzione di strutture turistiche che utilizzano energie rinnovabili, riducono il consumo di risorse e promuovono la biodiversità attraverso pratiche di gestione sostenibile delle risorse naturali.

Il Futuro del Turismo Rigenerativo

Il turismo rigenerativo rappresenta il futuro per quelle destinazioni che vogliono non solo preservare le proprie risorse, ma migliorarle attivamente. Coinvolgendo i turisti, collaborando con le comunità locali e adottando infrastrutture rigenerative, il turismo può diventare una forza positiva per l’ambiente e la società. Con Visit Italy stiamo già lavorando su diversi progetti che mirano a questo approccio, supportando le destinazioni italiane con strategie orientate alla rigenerazione delle risorse naturali e culturali. Questo ci consente di immaginare un futuro in cui il turismo non solo preserva, ma rafforza e rigenera le nostre destinazioni, creando valore per le comunità e i viaggiatori.

Ruben Santopietro
Ruben Santopietro
Imprenditore ed esperto in marketing territoriale, Santopietro è il CEO di Visit Italy, la principale piattaforma indipendente per la promozione dell’Italia a livello globale. Visit Italy è una media company che racconta l’eccellenza del paese, informando i viaggiatori sui migliori luoghi ed esperienze da non perdere. La piattaforma ha una vasta community online di oltre 3,2 milioni di viaggiatori e lavora per supportare destinazioni e aziende nella pianificazione di campagne di marketing del territorio ad alto valore e basso impatto. Nel tempo libero, coltiva la sua passione per l'arte, l'attività fisica e l'esplorazione dei luoghi più affascinanti del mondo.