Scopri come il marketing territoriale, tra scienza e creatività, può trasformare i luoghi in emozioni. Un viaggio nell’arte invisibile che dà vita alle destinazioni.
di Ruben Santopietro
In un’epoca in cui ogni angolo del mondo è facilmente accessibile, il marketing territoriale non può essere ridotto a semplici strategie di promozione. Va ben oltre, diventando un processo raffinato, capace di plasmare la percezione di un luogo e di generare valore duraturo. Raccontarlo significa riconoscere l’intreccio di tecnica, intuizione e creatività che porta alla valorizzazione autentica di un territorio.
Come CEO di Visit Italy, ho l’opportunità di misurarmi ogni giorno con questa forma d’arte, e non è raro che, durante convegni o conferenze, mi venga chiesto cosa significhi davvero “fare marketing territoriale”. Alla base ci sono conoscenza e competenze tecniche. L’approccio scientifico permette di analizzare i flussi turistici, segmentare il mercato, comprendere le preferenze dei viaggiatori e studiare le dinamiche economiche e sociali che influenzano il territorio. Questo fondamento razionale consente di prevedere, pianificare e misurare l’efficacia delle azioni intraprese, costruendo una base solida su cui sviluppare strategie mirate. Tuttavia, il marketing territoriale è molto più della somma di queste analisi: la tecnica e la scienza sono solo il punto di partenza.
Ogni destinazione ha un’identità unica che va colta e valorizzata. La strategia, in questo contesto, non è un processo rigido, ma piuttosto un approccio che sa ascoltare, interpretare e proiettare nel futuro il vero spirito del luogo. Attraverso una pianificazione orientata al lungo termine, si definiscono i valori e la visione del territorio, costruendo un’immagine che permetta al viaggiatore di associare un’emozione forte a quel luogo. È questo approccio strategico che guida ogni scelta, dalla selezione del target alla creazione di un’identità forte e riconoscibile.
Ma è l’intuizione creativa a rendere davvero unico il marketing territoriale. Attraverso la narrazione, il territorio diventa qualcosa di più di una destinazione, si trasforma in un’emozione che accompagnerà il visitatore durante tutta la durata del viaggio. La creatività, dunque, permette di andare oltre i numeri e le statistiche, facendo emergere l’essenza del luogo.
«Il marketing territoriale non può essere ridotto a una disciplina: è l’arte invisibile di trasformare luoghi in emozioni»
Lo storytelling che ne scaturisce è immersivo, capace di trasportare emotivamente il visitatore nel luogo ancor prima che vi arrivi. Pensiamo a Rio de Janeiro: quale emozione evoca per prima? Forse energia, gioia, vitalità. Kyoto? Quiete, spiritualità, armonia. E Las Vegas? Euforia, eccitazione, stupore. Quando una destinazione riesce a evocare un’emozione specifica, il visitatore viene attratto e immerso in quell’immagine ideale fin dal primo istante.
In Visit Italy lavoriamo in tutta Italia alla pianificazione strategica di campagne di marketing territoriale, collaborando sia con amministrazioni locali sia con grandi brand. Supportiamo comuni da Courmayeur a Tropea, regioni dalla Valle d’Aosta alle Marche, destinazioni iconiche come il Nord Sardegna, fino a piccoli comuni come Coggiola, in Piemonte. Visit Italy è il partner ideale per realizzare campagne di marketing del territorio che valorizzino ogni angolo del Paese e ne rafforzino l’identità, promuovendo una visione autentica e sostenibile del turismo.