Scopri come la gestione dei flussi è la chiave per trasformare il turismo di massa in una risorsa sostenibile per le destinazioni italiane.
di Ruben Santopietro
Negli ultimi anni, il concetto di “overtourism” è diventato un tema sempre più ricorrente nel dibattito turistico. Come CEO di Visit Italy, ho avuto l’opportunità di osservare da vicino queste dinamiche. Tuttavia, il vero problema non è tanto il numero di turisti, quanto la capacità delle destinazioni di gestire i flussi in modo intelligente, evitando che il turismo diventi una minaccia per il territorio. Il turismo di massa non è di per sé una minaccia. In realtà, il turismo ha permesso a molte destinazioni di trasformarsi economicamente e di creare ricchezza per le comunità locali. Matera, ad esempio, era un tempo una delle città più povere del Sud Italia, ma grazie ad un’efficace strategia di marketing del territorio e al riconoscimento come Patrimonio UNESCO, ha completamente cambiato il suo destino, generando crescita economica e nuove opportunità per i suoi abitanti.
Allo stesso modo, la Costiera Amalfitana ha beneficiato enormemente del turismo, che ha creato posti di lavoro, migliorato infrastrutture e riportato alla ribalta un’area che prima viveva principalmente di agricoltura. Questi esempi dimostrano che il turismo, se gestito correttamente, può creare opportunità e portare ricchezza, ma è altrettanto vero che una cattiva gestione rischia di sovraccaricare le destinazioni, trasformandole in parchi tematici e danneggiando il tessuto sociale.
Il Turismo: Una Risorsa da Gestire con Intelligenza
Il turismo non va demonizzato. Invece di concentrarsi sulla distinzione tra “turismo di massa” e “turismo di qualità”, che è spesso difficile da definire chiaramente, è più utile focalizzarsi sulla gestione intelligente dei flussi turistici. La vera differenza non sta tanto nel tipo di turista, quanto nel modo in cui una destinazione riesce a gestire la propria capacità di accoglienza, preservando la qualità della vita dei residenti e l’autenticità del luogo. In Visit Italy, lavoriamo quotidianamente su progetti che puntano alla destagionalizzazione e depolarizzazione dei flussi turistici, riducendo la pressione sulle mete più popolari e promuovendo aree meno conosciute.
Un esempio è il lavoro che stiamo facendo con Tropea, una destinazione che sta vivendo una crescita turistica senza precedenti. Grazie a una campagna mirata, stiamo promuovendo esperienze tutto l’anno, diversificando l’offerta e contribuendo a ridurre il sovraffollamento nei periodi di alta stagione. Allo stesso modo, a Courmayeur Mont Blanc, stiamo lavorando per svelare un nuovo lato della destinazione, presentandola come un rifugio estivo ideale per chi desidera rigenerarsi in un contesto naturale unico. Un altro esempio si trova nelle Marche, dove stiamo collaborando con 10 comuni della provincia di Fermo per sviluppare un progetto che racconta le gemme nascoste del territorio, offrendo ai viaggiatori esperienze autentiche e meno affollate, lontano dai percorsi turistici più battuti.
Il Turismo Come Specchio della Società
Il turismo, più di ogni altra attività, riflette la nostra società contemporanea. È consumistico, desideroso di esclusività e spesso contraddittorio. Oggi, tutti vogliono sentirsi viaggiatori autentici, distanti dal turismo di massa, alla ricerca di esperienze che li facciano sentire unici e lontani dai percorsi comuni. È una ricerca quasi ossessiva di distinzione, di autenticità, di qualcosa che sembri esclusivo. Tuttavia, questa stessa ricerca diventa paradossale quando milioni di persone desiderano la stessa esperienza “speciale”, trasformandola in un qualcosa di omogeneo e spersonalizzato. L’autenticità tanto ricercata rischia di dissolversi proprio per il numero di coloro che la inseguono.
Come possiamo allora preservare l’anima di una destinazione, la sua unicità e integrità, quando è ambita da milioni di persone? La risposta sta in una gestione oculata dei flussi turistici. Non basta attirare visitatori; è fondamentale distribuire il loro impatto, diluirlo nello spazio e nel tempo. Questo significa promuovere destinazioni meno note, favorendo un turismo che vada oltre l’osservazione passiva e che immerga i visitatori nella vita e nella cultura locale. Solo così è possibile mantenere intatta l’identità delle mete più popolari, evitando che si trasformino in parchi tematici. In Visit Italy, realizziamo numerose campagne che aiutano le destinazioni italiane a perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile e gestione intelligente dei flussi turistici.
Oltre la Sostenibilità: Il Turismo Come Strumento di Crescita per un Futuro Migliore
Il turismo non deve solo preservare le destinazioni, ma deve sempre condurre a un futuro migliore per tutti. In questa visione, non basta parlare di sostenibilità: bisogna agire per garantire che il turismo sia un motore di crescita positiva per le comunità. Un turismo ben gestito può portare non solo benefici economici, ma anche un miglioramento della qualità della vita per i residenti, oltre a creare esperienze di alto valore per i visitatori.
Ogni destinazione ha caratteristiche uniche, ed è qui che entra in gioco la gestione su misura. Non esiste una soluzione standard: ogni località necessita di strategie personalizzate che tengano conto della capacità di accoglienza, della cultura locale e delle peculiarità del territorio. Questo è particolarmente rilevante per mete come Roma, Firenze o Venezia, che attraggono milioni di visitatori ogni anno. Non possiamo evitare che le persone vogliano visitare queste destinazioni iconiche almeno una volta nella vita, ma possiamo gestire questi flussi in modo da evitare sovraffollamenti e preservare l’autenticità dell’esperienza turistica, garantendo al contempo il benessere dei residenti.
Il turismo deve essere una forza che valorizza e protegge le destinazioni, permettendo loro di prosperare nel lungo termine, senza sacrificare la loro identità o la qualità della vita locale. Con una visione strategica e un approccio orientato al futuro è possibile garantire questo.