Scopri come l’Italia sta ridefinendo il marketing territoriale, ispirando il mondo con strategie innovative e sostenibili. Dai borghi nascosti alle mete iconiche.
di Marco Palermo
Negli ultimi anni, l’Italia ha affinato la propria capacità di raccontarsi, diventando un esempio globale di marketing territoriale. Non è solo una questione di bellezza o patrimonio culturale: il turismo, oggi più che mai, è una sfida di posizionamento strategico, di narrazione e di sostenibilità economica. Mentre in molte parti del mondo il settore si interroga su come gestire il turismo di massa e le sue conseguenze, l’Italia sta proponendo una risposta innovativa, capace di valorizzare i territori in maniera armonica ed efficace.
Un protagonista in questa rivoluzione è Visit Italy, il principale canale indipendente di promozione del Paese nel mondo. Il suo approccio alla comunicazione digitale e il lavoro svolto al fianco di destinazioni locali hanno catturato l’attenzione anche a livello istituzionale: un riconoscimento importante è arrivato lo scorso anno dal Governo Saudita, che ha invitato il CEO Ruben Santopietro alla Giornata Mondiale del Turismo per elogiare il modello italiano e comprendere il ruolo chiave della promozione digitale.
Eccellenze territoriali: il ruolo chiave della promozione
Dietro al successo di molte destinazioni italiane negli ultimi anni c’è un elemento comune: una strategia di promozione mirata e digitale, nella quale Visit Italy ha giocato un ruolo determinante. La capacità di costruire una narrazione coinvolgente, di valorizzare l’identità dei luoghi e di raggiungere un pubblico internazionale ha reso l’azione di Visit Italy un asset strategico per diverse realtà territoriali.
Un esempio evidente è Arezzo, una città dal fascino senza tempo, ricca di storia, arte e tradizioni. La sua amministrazione e gli operatori locali hanno lavorato per valorizzare eventi culturali e il patrimonio artistico, consolidando un’identità turistica autentica. Visit Italy ha affiancato questa visione, amplificandone la narrazione sui canali digitali e raggiungendo un pubblico più ampio, interessato a scoprire un’Italia meno convenzionale ma straordinariamente autentica.
In Sardegna, il progetto Salude & Trigu ha ridato centralità alle tradizioni e all’identità locale, puntando su esperienze immersive che raccontano il legame profondo tra le comunità e il loro territorio. La promozione digitale curata da Visit Italy ha reso queste esperienze accessibili a un pubblico internazionale, contribuendo a far conoscere la Sardegna oltre le sue classiche mete estive e posizionandola come destinazione di turismo esperienziale tutto l’anno.
Tropea, già icona del turismo balneare italiano, ha saputo rafforzare il suo posizionamento grazie a una strategia di valorizzazione del borgo, del patrimonio storico e della qualità dell’accoglienza. Il lavoro sinergico tra istituzioni locali e operatori turistici ha permesso di rendere la destinazione ancora più attrattiva, e la collaborazione con Visit Italy ha dato ulteriore visibilità a questa trasformazione, raccontandola attraverso contenuti emozionali capaci di attrarre un turismo più attento e destagionalizzato.
Anche Courmayeur, con la sua doppia anima tra sport invernali e benessere di montagna, ha saputo evolversi, valorizzando un turismo di qualità e di lusso. La destinazione ha investito in servizi di alto livello e in una narrazione moderna che la rendesse attrattiva anche fuori dalla stagione sciistica. Visit Italy ha accompagnato questo percorso, contribuendo a costruire una comunicazione mirata che ha consolidato l’immagine esclusiva della località, intercettando nuovi segmenti di mercato.
Dal turismo di massa alla scoperta dei territori nascosti
Un altro aspetto rilevante della strategia italiana è l’impegno a contrastare gli effetti del turismo squilibrato, che tende a concentrare i flussi in poche località sovraffollate a scapito di destinazioni meno conosciute. Il concetto di “overtourism” è spesso usato in maniera impropria: il problema non è il numero di visitatori, ma la loro distribuzione.
La strategia digitale di Visit Italy ha saputo raccontare questa problematica in modo chiaro ed efficace. Attraverso contenuti video e reel emozionali, si è scelto di mostrare il contrasto tra mete sovraffollate e luoghi altrettanto straordinari ma meno frequentati. Il messaggio è diretto: l’Italia è un mosaico di esperienze e ogni angolo del Paese ha qualcosa di unico da offrire. Questa nuova narrazione sta contribuendo a ridisegnare le abitudini dei viaggiatori e spingendo molte destinazioni fuori dai circuiti tradizionali a emergere con maggiore visibilità.
Comunità locali e turismo: un equilibrio necessario
Al centro di questa rivoluzione del marketing territoriale c’è un elemento imprescindibile: il rispetto per le comunità locali. Un turismo sostenibile non può limitarsi a portare visitatori, ma deve generare benefici concreti per il territorio, creando opportunità di lavoro e valorizzando l’artigianato, la ristorazione e le produzioni tipiche.
L’approccio adottato in Italia ha dimostrato che la promozione turistica può essere non solo efficace, ma anche responsabile. Favorire destinazioni meno note permette di distribuire meglio i benefici economici, preservando l’identità culturale e migliorando la qualità dell’esperienza per i viaggiatori.
Un modello che guarda al futuro
L’Italia sta diventando un punto di riferimento per il marketing territoriale a livello internazionale. Il fatto che altri Paesi, come l’Arabia Saudita, guardino con interesse alle strategie di promozione italiane dimostra che il nostro approccio non solo funziona, ma è anche replicabile.
La chiave del successo risiede nella capacità di coniugare tradizione e innovazione, digitale e realtà locale, emozione e strategia. Se il futuro del turismo sarà più sostenibile, più equilibrato e più autentico, sarà anche grazie a modelli come quello italiano, che dimostrano come la comunicazione possa diventare il vero motore del cambiamento.