MarketingCome promuovere una destinazione nell'era dell'Intelligenza Artificiale

Come promuovere una destinazione nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Essere online non basta più: scopri come promuovere la tua destinazione e renderla visibile all’intelligenza artificiale.

di Ruben Santopietro

Fino a pochi anni fa, un turista alla ricerca di una destinazione si affidava esclusivamente a motori di ricerca, siti di recensioni e blog di viaggi. Oggi, l’Intelligenza Artificiale sta riscrivendo le regole del gioco, elaborando contenuti, analizzando miliardi di dati e generando risposte in tempo reale. Questo significa una cosa fondamentale per chi si occupa di promozione territoriale: se non sei online, non esisti.

L’IA sta diventando il nuovo intermediario tra le destinazioni e i viaggiatori, filtrando ciò che viene mostrato e, di conseguenza, determinando chi emerge e chi scompare nel mare infinito dell’offerta turistica globale. Come CEO di Visit Italy, vedo ogni giorno l’impatto di questa trasformazione sulle destinazioni italiane: chi investe nella propria narrazione digitale si assicura un posto nel futuro del turismo, chi non lo fa rischia di sparire completamente.

L’Intelligenza Artificiale decide cosa esiste e cosa no

Oggi, quando un viaggiatore chiede a ChatGPT o a un altro assistente AI quale sia la migliore destinazione per un weekend romantico in Italia o per un’esperienza di turismo sostenibile, la risposta non nasce dal nulla: è il risultato di un’elaborazione basata su ciò che è già presente e ben documentato online. Se una destinazione non ha una narrazione chiara, articolata e facilmente accessibile dai modelli di IA, semplicemente non verrà mai menzionata.

Il meccanismo è semplice e spietato: ChatGPT, Google Bard, Perplexity AI e altri strumenti generativi leggono, analizzano e sintetizzano i dati esistenti. L’IA non crea dal nulla, ma amplifica ciò che trova. Se una destinazione non ha raccontato sé stessa in modo efficace e strategico, non sarà l’IA a farlo per lei. E questo significa perdere opportunità di visibilità e, di conseguenza, di mercato.

Come ricerca ChatGPT?

Per comprendere il fenomeno, è essenziale capire come lavora un modello di intelligenza artificiale:

  1. Raccoglie informazioni dal web, leggendo articoli, recensioni, portali autorevoli, social media e molto altro.
  2. Attribuisce un peso ai contenuti: un dato ripetuto da più fonti affidabili avrà più probabilità di emergere rispetto a uno menzionato raramente.
  3. Genera una risposta basata su ciò che è più rilevante e accessibile.

Questo significa che una destinazione che non investe nella creazione di contenuti aggiornati, di valore e ben strutturati non verrà mai raccontata adeguatamente da un’IA. E in un’epoca in cui sempre più viaggiatori si affidano agli assistenti digitali per scegliere la loro prossima meta, questo equivale a essere tagliati fuori dal mercato.

La narrazione crea la realtà: se non racconti la tua storia, lo farà qualcun altro

Uno dei concetti più potenti nel marketing territoriale è che la percezione di una destinazione non è mai oggettiva, ma costruita attraverso il racconto. I viaggiatori non scelgono un luogo per quello che è, ma per come viene narrato.

Oggi, questa narrazione si sviluppa attraverso molteplici canali: marketing territoriale, social media, contenuti visivi, editoriali, guide di viaggio e piattaforme di Intelligenza Artificiale che aggregano e rielaborano le informazioni disponibili. Chi investe in una narrazione strutturata e strategica non solo si assicura visibilità, ma influenza direttamente le scelte dei viaggiatori.

Un esempio concreto è la città di Arezzo, che, attraverso una collaborazione mirata con Visit Italy, ha rafforzato la propria presenza online, mettendo in luce il suo patrimonio storico e culturale. Questa strategia ha contribuito a posizionare Arezzo come una meta autentica e affascinante in Toscana, attirando un numero crescente di visitatori interessati a esperienze genuine.

L’AI che crea un itinerario da un video: il futuro è già qui

Immagina di caricare un video su una città e ottenere automaticamente un itinerario personalizzato basato sulle scene analizzate: i monumenti visitati, i ristoranti mostrati, le esperienze vissute.

Non è fantascienza. Esistono già strumenti AI che fanno esattamente questo. Uno di questi è Visual Itinerary AI, sviluppato da Google, che utilizza il riconoscimento delle immagini e il machine learning per costruire itinerari basati su contenuti visivi. Un altro esempio è Trip Planner AI, che sfrutta l’analisi di dati video per suggerire esperienze personalizzate.

Questo significa che i contenuti visivi (video, immagini e persino filmati generati dagli utenti) stanno diventando fondamentali per il marketing delle destinazioni. Sempre più territori stanno investendo nella produzione di video narrativi capaci di valorizzare la loro unicità, un percorso che anche noi di Visit Italy stiamo sostenendo, aiutando le destinazioni a realizzare contenuti che possano essere efficacemente riconosciuti e interpretati dall’AI.

Strategie per rendere i territori visibili (davvero)

Ecco alcune strategie fondamentali per chiunque voglia promuovere una destinazione in un’epoca dominata dall’Intelligenza Artificiale:

  • Creare contenuti pensati per l’IA
    Le AI generative selezionano informazioni basandosi su testi chiari, aggiornati e strutturati. Articoli, itinerari e descrizioni dettagliate aumentano la probabilità di essere suggeriti nei risultati delle ricerche conversazionali. Visit Italy aiuta le destinazioni italiane a sviluppare contenuti che parlano sia ai viaggiatori che agli algoritmi.
  • Sfruttare il potere dei video e delle immagini
    Strumenti avanzati possono trasformare un video in un itinerario personalizzato, riconoscendo monumenti, paesaggi e attività. Investire in contenuti visivi significa essere raccontati e suggeriti dall’IA in modo più efficace. Visit Italy supporta i territori nella produzione di video, vlog e mini documentari che valorizzino le loro unicità.
  • Attivare la comunità locale nella narrazione
    Le AI analizzano recensioni, social e contenuti generati dagli utenti per definire la percezione di una destinazione. Un racconto autentico e partecipato rafforza l’identità e l’attrattività di un luogo. Visit Italy lavora con città, regioni e piccoli comuni per costruire una narrazione coinvolgente, capace di influenzare viaggiatori e creare valore per le comunità locali.

Essere scelti nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Il cambiamento è già in atto e sempre più territori stanno affrontando questa sfida con una strategia mirata, investendo in percorsi di narrazione digitale consapevole. In Visit Italy affianchiamo numerose destinazioni, dalle grandi icone turistiche ai borghi meno conosciuti, supportandoli in questa trasformazione. Da Courmayeur alla Regione Marche, da Tropea a Ragusa, dalla Sardegna a decine di piccoli comuni in tutta Italia, sempre più realtà si affidano a noi per essere non solo trovate dall’Intelligenza Artificiale, ma soprattutto scoperte e scelte dai viaggiatori di oggi e di domani.

Chi non seguirà questa direzione, rischia di essere completamente escluso dal mercato. Il turismo sta entrando in una nuova era, dove non sono più i viaggiatori a cercare le destinazioni, ma gli algoritmi a decidere quali far emergere e quali lasciare nell’ombra.

Ruben Santopietro
Ruben Santopietro
Imprenditore ed esperto in marketing territoriale, Santopietro è il CEO di Visit Italy, la principale piattaforma indipendente per la promozione dell’Italia a livello globale. Visit Italy è una media company che racconta l’eccellenza del paese, informando i viaggiatori sui migliori luoghi ed esperienze da non perdere. La piattaforma ha una vasta community online di oltre 3,2 milioni di viaggiatori e lavora per supportare destinazioni e aziende nella pianificazione di campagne di marketing del territorio ad alto valore e basso impatto. Nel tempo libero, coltiva la sua passione per l'arte, l'attività fisica e l'esplorazione dei luoghi più affascinanti del mondo.